Sempre inutile, il dolore impoverisce l'uomo. In poco tempo, fa dello spirito più luminoso un essere braccato, ripiegato in se stesso,concentrato sul proprio male,
egoisticamente indifferente a tutto e tutti, costantemente ossessionato dal terrore dei ritorni dolorosi.
Perché nell'uomo che soffre, il dolore sorpassa, nei suoi effetti, il campo in cui viene percepito... si ripercuote a distanza sugli apparati della regolazione nervosa,
dilata la pupilla, modifica la frequenza della respirazione e del polso, mette l'intero individuo in vasocostrizione, regime circolatorio povero che turba rapidamente
tutte le funzioni... Il dolore non è in noi né un riscatto, nè un avvertimento.
René Leriche *La chirurgie de la douleur*
Zittisco ogni parola..
RispondiElimina( è la Santa Teresa o sbaglio?)
RispondiEliminaQuesto, cara amica mia è per tutti quelli che blaterano sempre che il dolore "fa crescere" e spesso non sanno nemmeno di cosa parlano...Sì, non ti sbagli,ma credo che la toglierò, poi ti spiego!a domani
RispondiElimina:-)...:::*:::....
RispondiEliminaBenvenuto Anandamide, grazie del link!:)
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