lunedì 15 novembre 2004


 


Dalla medicina popolare i fiori del melograno"rossi come il sangue che scorre nelle vene", erano annoverati come "cardiotonici delle segnature";un 'antichissima prescrizione consigliava di tenere sul costato, per almeno un 'ora al giorno, un rametto di melograno fiorito, ma senza staccarlo dalla pianta, per trarre dal contatto più benefici possibili; inoltre si doveva cambiare ogni volta ramo, per evitare l'esaurirsi della sua misteriosa forza salutare.






Molto interessante è la simbologia del frutto che nell'antichità è legato a dee mediterraneee come la fenicia Astarte, le misteriche Demetra e Persefone, ed è sempre stato allusivo, per i numerosi semi racchiusi nella polpa succosa, di fecondità.


Jean Servier osserva che:" se i sacedoti di Demetra ad Eleusi, gli ierofanti, erano incoronati di di rami di melograno durante i Grandi Misteri, il frutto sacro, che aveva fatto perdere Persefone, era rigorosamente proibito agli iniziati perché simbolo di fecondità e dotato del potere di- far scendere le anime nella carne-".


I Greci e i Romani credevano che i melograni fossero abitati dalle ninfe e li piantavano presso le tombe degli eroi, forse per auspicare una loro copiosa discendenza.






Il Cristianesimo spostò la simbologia del melograno sul piano mistico e spirituale, arricchendola di " rimandi alla copiosità della benedizione divina e dell'amore celeste".


San Giovanni della Croce canta la melagrana come simbolo di dei " più alti misteri divini, i giudizi più profondi e le più sublimi grandezze; i semi alludono alla perfezione divina nei suoi innumerevoli effetti, la rotondità del frutto all'espressione dell'eternità divina, la soavità del succo al godimento dell'anima che ama e conosce. 


 



 



 





5 commenti:

  1. Florit sai: ho un melograno piantato in giardino...e questo post mi riporta ai suoi colori..a quelle gocce carminio che pendono, pronte a spaccarsi..:-)

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  2. Che splendore! Non conoscevo questo Botticelli...e visto l'impedimento a vederne l'url mi diresti chi è l'autore della tela più sotto?

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  3. E'Dalì Marzia, che immortala la sua Gala con le tigri...anche i miei piccoli melograni in terrazza sono quasi maturi ,ne ho sei in varietà nana,come deliziosi bonsai!:)

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  4. questo tuo nuovo blog così intrigante e passionale...

    bello ritrovarsi a leggere voracemente il tuo rosso...e provare la voglia incredibile di sentire sotto i denti i grandi dolciastri del frutto della passione....

    ....

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  5. Molto intenso questo tuo blog..nerosseggiante..spuma di nera_viglia e rossa ciniglia..;-)...Lù

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