martedì 23 ottobre 2007


L'Ippocastano, della famiglia delle Hippocastanaceae è originario della penisola balcanica (Albania - Grecia settentrionale) ed ha una larga diffusione in tutta le regioni italiane sino ad una altitudine di 1200 metri.

Albero con portamento maestoso ed elegante raggiunge i 25/30 metri di altezza con una chioma di 8 - 10 metri di diametro.

Le foglie, caduche, sono composte da 5/7 lamine fogliari con margine seghettate. Il colore è verde scuro nella pagina superiore ed un verde più chiaro in quella inferiore.

I fiori (2-2,5 cm) sono bianchi con una sfumatura gialla alla base, sono riuniti in pannocchie lunghe circa 25/30 cm e la fioritura avviene nel mese di maggio; i frutti (3-6 cm) di colore verde chiaro, ricoperti da molti aculei, raggiungono la maturazione in settembre-ottobre ed aprendosi, lasciano fuoriuscire da 1 a 3 semi di colore marrone brillante somiglianti alle castagne.

L' Ippocastano viene utilizzato in parchi, giardini molto grandi e viali dove con la sua imponenza crea vaste zone d'ombra.




"Nello stato White Chestnut negativo, l'individuo e' vittima di una mente iperattiva 

che ha conquistato l'egemonia su tutte le altre componenti della personalita"


Scheffer, Bach- Blutentherapie






Nella tradizione buddistica e induistica, la continua e impetuosa affluenza di pensieri ( come pure dei sensi tesi verso l'esterno) viene rappresentata con l'irruente avanzata di sbuffanti destrieri che tirano il carro da guerra che e' il nostro corpo e che bisogna tenere a freno. Solo Krishna, simbolo del proprpio io spirituale, e' in grado di guidare con mano sicura i cavalli impazziti.

le persone che si trovano nelo stato White Chetnut negativo soffrono spesso di distrurbi del sonno.

Dai neri abissi affiorano ripetutamente le stesse rappresentazioni e s'infrangono come flutti sulla sponda della coscienza. gli antichi Greci vi scorgevano la rappresentazione dei cavalli scroscianti e schiumanti di Poseidone, che quale signore del mare e' nel contempo il signore degli strati inconsci della psiche, egli e' l'antagonista di Atena, la dea del pensiero equilibrato e assennato. I pensieri "galoppanti" sono come cavalli che strappano impetuosamente le redini e scappano presi dal panico, se non sentono la mano ferma del cocchiere.

Le perosne nello stato White Chestnut negativo sofforno spesso di cefalea nervosa, oppure  masticano continuamente con la mandibola, come cavalli che mordono le briglie. Questo puo' chiarire perche' Gottfried Mayerhofer (1807-1877), che aveva doti medianiche, nei casi di mal di testa  "che dipende piu' dai nervi che da iperemia cerebrale" rimanda all'effetto curativo dell'ippocastano


Sheffer-Storl "Le piante per la psiche"


 


 



“Dunque, poco fa ero al giardino pubblico. La radice del castagno* s’affondava nella terra, proprio sotto la mia panchina. Non mi ricordavo più che era una radice. Le parole erano scomparse, e con esse il significato delle cose… ; la radice, le cancellate del giardino, la panchina, la rada erbetta del prato, tutto era scomparso…..Tutto è gratuito, questo giardino, questa città, io stesso. ..”.


J.P. Sartre, “La Nausea"










*leggasi ippocastano,  tale e' la traduzione corretta del termine marronier











 





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