giovedì 14 aprile 2005



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L'agopuntura e' un procedimento terapeutico in cui si inseriscono a profondita' variabili nella pelle piccoli aghi pieni, penetrando nella muscolatura sottostante.Attualmente si possono riferire al termine "agopuntura"almeno tre interventi differenti:


1.Agopuntura classica, basata sulla medicina tradizionale cinese;


2.Agopuntura come forma di terapia dei punti trigger (punti grilletto);


3. Agopuntura come procedimento di stimolazione elettrica.


Si tratta di tre terapie completamente diverse a cui attualmente si da il nome generico di "Agopuntura".


Ad esse bisogna aggiungere:


un particolare tipo di agopuntura giapponese chiamata Ryodoraku


i microsistemi di agopuntura: auricoloterapia, cranioterapia, ecc


1. Agopuntura classica.


L' Agopuntura Classica basata sulla medicina tradizionale cinese, nasce in Cina 50 secoli fa e si inserisce nel vasto armamentario della medicina tradizionale cinese. Essa si fonde con le regole filosofiche taoiste e diviene un sistema complesso in cui l'uomo è considerato un "microcosmo" raffrontabile al macrocosmo che ci circonda. Le leggi fisiche che governano il mondo vengono così applicate al corpo umano. Si anticipano quindi di diversi secoli i principi della fisica binaria, infatti i principi filosofici taoisti si rifanno alle dinamiche polari: yin yang. Secondo l'agopuntura classica il corpo sarebbe attraversato da canali energetici chiamati meridiani in connessione con organi ed apparati. Ma i meridiani ed i punti corrispondono in chiave moderna a: metameri e tragitti nervosi, mentre l'energia corrisponde ai neurotrasmettitori come Pomeranz e Terenius hanno dimostrato.


2.Agopuntura come forma di terapia dei punti trigger (punti grilletto)


E' questa una applicazione essenzialmente neurologica dell'agopuntura. Le alterazioni degenerative della funzione nervosa correlate allo stress, a pregressi traumi e al processo di invecchiamento possono sconvolgere le normali proprietà del muscolo scheletrico, nonché quelle di altri tessuti ed organi, in modo sottile che potrebbe sfuggire ad un esame neurologico convenzionale. Le zone anormali di muscolatura scheletrica si possono apprezzare alla palpazione come cordoni o punti dolorabili, che si associano a segni di eccessiva attività simpatica (es: ipotermia, leggero edema) a dolore evocato o ad affaticamento generale. Tali punti sono stati identificati da Bonica, da Travell e Simons, da Sola e da altri come "punti dolorabili" o trigger. Quando si usano gli aghi per agopuntura per trattare i punti muscolari dolorabili associati a dolore cronico, l'agopuntura è pressoché indistinguibile dalla terapia dei punti Trigger. I punti Trigger si sovrappongono ai punti di agopuntura metamerici, ma non forniscono alcuna spiegazione dei punti a distanza dell'agopuntura classica.


3. Agopuntura come procedimento di stimolazione elettrica.


Nella storia della medicina la stimolazione elettrica a fini antalgici era conosciuta fin dai tempi dei Greci e dei Romani che usavano a questo scopo pesci capaci di dare scariche elettriche direttamente in corrispondenza di zone dolenti o punti Trigger. La stimolazione elettrica entra a far parte del bagaglio dell'agopuntore solo intorno al 1970 quando la Cina lancia sull'occidente la pubblicità dell'agopuntura come analgesia operatoria, una tecnica che nulla a che vedere con l'agopuntura classica. Nell'analgesia intra-operatoria con agopuntura elettrica si ottiene una insensibilità al dolore temporanea, alcuni minuti o alcune ore, che serve solo ed esclusivamente per l'intervento, e non ha nessuna valenza terapeutica. Poiché l'agopuntura si diffuse in occidente negli anni 70, del secolo scorso, attraverso la pubblicità che il regime di Mao fece sull'analgesia operatoria tramite agopuntura, è tuttora ricorrente la falsa opinione che l'agopuntura serva solo ad eliminare il dolore. Questa idea è totalmente falsa poiché l'agopuntura classica modula diverse risposte neurofisiologiche e viene utilizzata "anche" per il dolore, che toglie come conseguenza dell'eliminazione del processo infiammatorio che lo genera e quindi ha una valenza terapeutica e non palliativa.La diffusione della pubblicità cinese sui metodi analgesici ottenuti in fase operatoria con agopuntura elettrica indusse sperimentatori occidentali del calibro di Melzack e Wall a elaborare terapie di elettrostimolazione per il controllo del dolore tramite metodi non percutanei come l'agopuntura, bensì trancutanei: nasce la TENS appoggiata dai capitali dell'industria USA.


4.Tens ed elettrostimolazione


I due approcci hanno in comune tre serie di parametri:


a).Stimolazione a bassa intensità ed ad alta frequenza (per effetti locali); …


b).Stimolazione ad alta intensità e a bassa frequenza (per effetti a distanza); …


c).Stimolazione a raffica ad alta frequenza. …


 


Abbiamo fin qui passato un rassegna: 1.L'agopuntura classica; 2.La metodica dei punti Trigger; 3.L'agopuntura con stimolazione elettrica;


A queste tre vanno aggiunte:un particolare tipo di agopuntura giapponese chiamataRyodoraku; i microsistemi di agopuntura: l'Auricoloterapia, la Cranioterapia, ecc.


La tecnica giapponese Ryodoraku conserva la maggior parte dei principi basilari dell'agopuntura classica, ma si basa su una interpretazione moderna neurovegetativa, per cui si leggono le resistenze elettriche cutanee dei punti e si equilibrano le funzioni simpatiche e parasimpatiche.


L'Auricoloterapia nasce in Francia a metà del secolo scorso e si diffonde rapidamente in Cina. Si basa sulla costatazione sperimentale che nell'orecchio sono presenti le rappresentazioni delle innervazioni sensitive, motorie e neurovegetative di tutti i distretti organici. Ben presto l'auricoloterapia si afferma come uno dei metodi antalgici ed anti-infiammatori più efficaci nel dolore acuto: traumatologia sportiva ecc. In Italia si è sviluppata in particolare l'auricoloterapia emozionale o REM di cui è caposcuola il dottor O. Sponzilli di Roma , che utilizza la stimolazione dell'orecchio per attivare vecchi blocchi emozionali responsabili di malattie psicosomatiche o organiche.


Esistono vari tipi di Cranioterapia, ma la più efficace è quella giapponese, metodo Yamamoto: a Myazaki un intero ospedale si dedica a questo sistema terapeutico con risultati eccezionali nel dolore e nei problemi neurologici gravi.



dal sito:  www.sponzilli.it/



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2 commenti:

  1. l'auricoloterapia funzionerebbe per una sorda come me??

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  2. Ahh questo bisognerebbe chiederlo a Sponzilli!! :)

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