lunedì 11 giugno 2007









Le aperture del sangue e quelle del senso sono le stesse. [...]. Tensioni, pressioni, flussi, grumi, trombosi, aneurismi, anemie, emolisi, emorragie, diarree, droghe, deliri, invasioni, capillari, infiltrazioni, trasfusioni, impurità, cloache, pozzi, fogne, schiume, bidonvilles, megalopoli, lamiere, prosciugamenti, deserti, croste, tracomi, usura del suolo, massacri, guerre civili, deportazioni, ferite, stracci, siringhe, sozzure, croci rosse, mezzelune rosse, sangue rosso, sangue nero, sangue raggrumito, sangue elettrolizzato, perfuso, infuso, rifiutato, schizzato, imbevuto, impantanato, plastificato, cementato, vetrificato, classificato, enumerato, conti di sangue, banche del sangue, banche del senso, banche del senza, traffici, reti, flussi, sbavature, pozze.

I corpi del nostro mondo non sono né sani né malati. I corpi ecotecnici sono un altro genere di creature, strette da tutte le parti, da tutte le masse, in loro, attraverso di loro e tra loro, collegate, ecografate, radiografate, le une attraverso le altre, creature che comunicano le loro risonanze magnetiche, che controllano i loro deficit, che si aggiustano sulle loro debolezze e assortiscono i loro handicap, le loro trisomie, i loro muscoli atrofici, le loro sinapsi sconnesse, unite da tutte le parti, attaccate, mescolate, infiltrate da miliardi di corpi; nessuno di loro si tiene in equilibrio su di un solo corpo, ma tutti sono invischiati, aperti, diffusi, trapiantati, scambiati. Non c’è più uno stato di salute né una stasi malata: un andirivieni, una palpitazione irregolare o continua che va da un bordo all’altro della pelle, delle piaghe, degli enzimi di sintesi, delle immagini di sintesi. Non c’è nessuna psiche integra, chiusa su un pieno o su un vuoto.





J-L. Nancy













G. Ozzola  *al cuor non si comanda*













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