…Ma ad un tratto m’accorsi di qualcosa che non andava, non so , un oggetto fuori posto, un errore, un disagio interno. Difatti
Tolsi la rosa e stavo per gualcirla tra le mani, per distruggerla, più che per nasconderla, ma la vidi.
Era così perfetta, così rossa e chiedeva solo la carezza dello sguardo, paventando il tocco delle dita. Dove i petali sono più stretti pareva che le battesse il cuore, e intanto buttava fuori il suo respiro profumato. Era una creatura che mi guardava, mostrandomi la sua bellezza senza pudore. Mi vergognai di lei, così aperta e così rossa, ma non potei sciuparla, stringendola nel pugno. La tenni in mano come le monache tenevano la candela in processione, ma più accostata al cuore, perché questa non scottava, odorava soltanto. Abbassai gli occhi anche io verso ul mio cuore, guardando il cuore vivo di quel fiore…
Dolores Prato * Scottature* Quodlibet 1996