venerdì 31 luglio 2009







Come si poterono rimediare filosofie che mai giunsero alla pura conoscenza del'Unità, ma finsero che l'Uno dimorasse accanto a un'istituzione, a una politica, ad un ente: filosofie pensate non per sciogliere ma per legare?

Come si poté prestare attenzione a un'arte che in ultimo, invece di additare oltre, si restrinse a rispecchiare la realtà d'ogni giorno? Che per reazione tracciò bave e ghirigori?

Perché costringere i suoni nel sistema temperato, sopprimere i quarti di tono, ingabbiare il ritmo fra battute?

Come poté interessare un continente spiritualmente morto, così fiero, alla fine, di senil puerilità?

Eppure se si spinge lo sguardo oltremare, si vedono le terre ancora ricche di costume e di cerimoniale restringersi come una pelle di zigrino di anno in anno. Sul globo intero, l'ala fredda dell'idiozia, l'ombra dell'Occidente è protesa.







Elémire Zolla , Aure









giovedì 16 luglio 2009







 

La predisposizione


della luce negli interstizi

verdi accoglie sussulti



di suoni. E L'anima si tace


nell'alternanza rorida


di steli, zaffiri oceani


nel firmamento ustorio


che non dà mai pace.









rita r. florit





da *Plantae et terrae*

Portfolio I miosotis , Edizioni d' If , 2006.









Se il sole non potesse rifulgere anche per le anime degli alberi, dominerebbe una tenebra psichica anche nei boschi soleggiati; ma se lo può allora il bosco è innanzi a Dio come un incendio di vita che ne illumina la natura altrimenti oscura



G. T. Fechner