mercoledì 26 gennaio 2005

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27 gennaio

 Giornata della memoria

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Se questo è un uomo 

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Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.


Primo Levi

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martedì 25 gennaio 2005

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Sumire hodo

   Chiisaki hito ni

Umare-tashi

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Natsume Soseki

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Poter rinascere!

 Piccolo...

Pari a violetta!

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lunedì 17 gennaio 2005

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la coscienza fisica di una pianta

nel cuore dell'inverno

non è orientata verso l'estate trascorsa

ma verso la primavera ventura.

La memoria fisica di una pianta

non è dei giorni che non sono più

ma dei giorni che saranno....

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da  SilenzioIndio  la continuazione

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lunedì 10 gennaio 2005

 

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Quattro fiumi irrigano il Giardino di Eden, nel mezzo del quale è celato l'albero della scienza del Bene e del Male.

Quattro umori irrigano allo stesso modo il nostro giardino:due sono perfetti nella loro origine e i loro colori sono quelli delle due perfezioni della Natura;

- uno è bianco: la linfa, di carattere lunare, elemento nutritivo;

- l'altro è rosso: il sangue, di carattere solare, elemento di animazione e vitalizzante.

Essi sono i primi elementi della transubstantaziazione.

Gli altri due sono imperfetti perché sono elementi di separazione e di fissazione;

- uno è di natura verde: la bile, elemento di separazione e di dissoluzione;

-l'altro è di natura nera: l'atrabile, elemento di concentrazione.

Questi quattro umori formano due coppie, come due fiumi ciascuno dei quali dà origine a due ruscelli di origine identica ma caratterizzati da qualità differenti.

Gli Antichi avevano ragione a chiamarli "umori", poiché essi colorano e influenzano il carattere dell'individuo secondo la loro predominanza nell'organismo.

La bile corrosiva, e l'atrabile, costrittiva, incitano rispettivamente all'amaro e all'aggressività da una parte, alla melanconia e al timore dubbioso dall'altra.

Essi sono i servi della volontà egoistica.

Il sangue e la linfa sono degli umori più altruisti:il sangue rosso, trasportatore dell'anima "sensitiva"** è un potente rigeneratore.

Il suo umore  è fiducioso e generoso.

La linfa bianca è la nutrice del corpo intero; al minimo pericolo accorre nell'organismo; essa sacrifica i  suoi leucociti che si precipitano nel punto minacciato, per costruirvi, a prezzo della loro propria distruzione, una barriera contro l'infezione.

Essi sono i trasmettitori della vita animica.

Il flusso dei quettro umori può e deve essere equilibrato per evitare lotte inutili che risultano dal loro disordine.

** la nefesh ebraica. Nell'antico Egitto, il ba animale;  è l'anima "animale", la potenza vitale animica, la cui dipartita è la morte del corpo

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Isha Schwaller de Lubicz

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domenica 2 gennaio 2005



 


 


 


Ricetta per esprimere il volo degli uccelli






 


 


Fate a pezzi le gabbie


disfate i roccoli


date fuoco alle panie


miracolate i fringuelli


abolite i richiami e il vischio


seminate il cielo di miglio


forzate i sonni dei musei


con le finestre, e aria


al nibbio impagliato sottovetro


finché s'impenni…


Li guardo volare


ma la parola è rimasta indietro.





 


 


Nelo Risi





 


"i Galli credono che il vischio, preso come bevanda (l'acqua di Quercia), dia fecondità e operi da antidoto contro tutti i veleni…Credono che il vischio, macerato in forma di bevanda, doni la fertilità a ogni animale sterile, e che sia un rimedio contro tutti i mali…Alcuni pensano che il vischio sia più efficace se colto sulla quercia all'inizio della luna, senza usare arnesi di ferro e senza che tocchi terra; che guarisca l'epilessia, faccia concepire le donne che ne portano addosso e che, masticato e applicato sulle ulcere, le guarisca completamente".


                                                                                                                                                                                         Plinio il Vecchio